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5 idee regalo per il segno dei Gemelli

Cosa regalare a Natale alla tua persona dei Gemelli

  1. Purtroppo questo Natale preclude un sacco di cose che fanno felici i Gemelli. Aperitivi, nada. Tavolate da 25, vietate. Selfie collettivo con cerchietto a corna di renna, magari il prossimo anno. E quindi quale può essere l’idea regalo per la tua Gemelli? Eccone una: delle cuffie wireless per gustare a pieno tutti i suoi piaceri digitali e immergersi completamente nelle sue playlist, i suoi podcast e le sue serie preferite.
  2. Alla tua Gemelli può piacere un sacco la shopper astrologica #definizionesegni con la descrizione della sua pazza personalità irriverente. Bianca o nera, sarà il suo accessorio preferito… almeno fino a che non sarà attratta da qualcosa altro!
  3. La tua Gemelli sarà elettrizzata di ricevere un servizio fotografico dedicato solo a lei. La fotografa romana @federicagirardiphoto soddisferà il suo desiderio di protagonismo con ironia e leggerezza, a cominciare dal doppio outfit con il quale potrà esprimere la sua doppia (ma forse dovrei dire quadrupla) anima.

4- Una felpa della sua serie tv preferita è un’altra idea regalo per la tua Gemelli. Potrebbe essere difficile scegliere quale, visto che lei divora un po’ tutto, ma con un po’ di astuzia potrai scoprire quale serie l’ha coinvolta di più ultimamente e farne la tua sorpresa natalizia.

5- Ah, le crisi d’identità dei Gemelli! Chi sono? Dove sto andando? Ma soprattutto quante siamo qui dentro? L’interpretazione del tema natale è il regalo per aiutarla a entrare in contatto con la parte più autentica e profonda di sé, una parte che lei tende sempre a un po’ a evitare, come quando incontriamo per strada una delle scuole medie e facciamo finta di non vederla. Ecco, l’interpretazione del tema natale chiamerà la tua Gemelli per nome e sarà impossibile per lei non riconoscersi.


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5 idee regalo per il segno del Toro

Cosa regalare a Natale alla tua persona del Toro

1. Come sai bene la tua Toro adora mangiare, ne trae un piacere carnale e sensuale che se la batte con il secondo piacere a lei caro… Spesso adora anche cucinare, è il modo più naturale che ha di dimostrarti quanto ti vuole bene. Una macchina per la pasta è una grande idea per lei che ama le cose belle ma non troppo automatizzate, nel segno della tradizione.

2- La tua Toro ama il suo divano quasi quanto la sua cucina, adora rilassarsi a fine giornata nel suo trono personale. Perché non regalarle un cuscino astrologico che celebri il suo stile di vita rilassato e affettuoso? Lo terrà con sé nelle sue pigre domeniche orizzontali pensando “Ah, come mi conosce la mia amica”.

3- In genere il Toro è un tipo che bada alla sostanza e non si formalizzerà se le farete un dono “senza pacchetto”. Perché allora non offrirle semplicemente un pranzo in un ristorante buono? Vedrai che apprezzerà 🙂

4- L’amore per la natura è un altro tratto distintivo delle persone Toro, una pianta da coltivare in casa, con pazienza e amore, sarà quindi un dono molto gradito, meglio se una pianta che produce anche dei fiori.

5. Il Toro tiene in grande considerazione la famiglia, che è spesso il centro della sua vita. Apprezzerà un dono che le consente di entrare in connessione con suo figlio e sua figlia, attraverso un consulto sul tema natale. É un servizio prezioso, che di chiama Stella Stellina e che comprende l’analisi del cielo personale di bambino e genitore + un Focus sull’affinità zodiacale tra loro, per comprendersi meglio e volersi ancora più bene.


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5 idee regalo per il segno dell’Ariete

Cosa regalare a Natale alla tua persona dell’Ariete

1. La prima idea regalo per la tua Ariete è un videocorso di Yoga, la aiuterà a conquistare ciò che è più difficile per lei: la calma! Anche se adori il suo temperamento vulcanico e impulsivo, da buona amica sai che le farebbe bene imparare a non arrabbiarsi così tanto e a indirizzare meglio le eccezionali energie di cui è dotata.

2. Un’altra idea regalo per l’Ariete è la shopper astrologica della collezione #vorreimailmiosegnomeloimpedisce. Perché lei vorrebbe contare fino a 10, ma è dell’Ariete. Conosco ragazze Ariete che portano in giro questa shopper con orgoglio, come un avvertimento al mondo che dice che loro, No, non sono pazienti né riflessive ed è meglio che si sappia subito.

3. Un regalo speciale per la tua Ariete può essere un bracciale con incisione personalizzata realizzato da @lelelele.incisioni, un accessorio unico come la sua personalità, che le permetterà di portare sempre con sé le parole in cui crede. Mantra, frasi motivazionali o anche semplici messaggi con cui ricordare a sé stessa che straordinaria forza della natura sia.

4. Un’idea insolita è quella di un braciere da esterno, perché tu sai quanto la tua Ariete ami giocare con il fuoco (in tutti i sensi) e quanto la vista della fiamma la incanti e la riconnetta al suo elemento zodiacale.

5. Essendo la tua amica Ariete una tipa istintiva e passionale, è facile che non si fermi tanto spesso a riflettere. Sarà quindi per lei preziosa un’ora di confronto astrologico con me attraverso il Consulto sul Tema natale .


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Cancro

Il Cancro è un segno cardinale d’acqua, legato a doppio filo con il mondo delle emozioni e dominato dalla Luna. È sentimentale, irrazionale, mutevole, delicato. Vibra ad ogni contatto, risuona ad ogni stimolo, si comporta proprio come l’acqua, che si increspa persino sotto il peso di una piuma. Vive intensamente ogni emozione e ogni evento lo investe in prima persona. Come la Luna risplende di notte, quando il mondo rallenta, la fatica finisce e si comincia a sognare. La fantasia è il regno segreto del Cancro, immaginazione, intuito, visione, fanno parte del suo approccio naturale alle cose, un approccio che mette sicuramente i primo piano i sentimenti piuttosto che la logica. Il Cancro è capace di attribuire un valore affettivo al più insignificante degli oggetti e a conservarlo nel tempo come il ricordo di un momento in cui ha sentito un’emozione, un palpito, un sospiro.  

Dire Cancro è dire bambino e ancora di più madre e bambino. Il grembo materno è il paradiso benessere a cui il Cancro vorrebbe sempre tornare, il nido caldo in cui sentirsi accolto e protetto, in cui nulla è dato da fare e tutto da ricevere. La dolce simbiosi che si instaura durante la gestazione e nei primi mesi di vita del neonato è la condizione di piacere ideale per i nativi del segno, uno stato di grazia che prosegue durante tutta l’infanzia e che fa dei cosiddetti “anni verdi” la stagione fondamentale della vita. Chiedi a un Cancro di parlarti di una cosa che faceva da bambino e subito lo vedrai socchiudere gli occhi, sorridere lieto, preso da incelabile nostalgia.

La sintonia con l’infanzia è così grande che il Cancro conserva anche da adulto lo sguardo puro del bambino e resta in contatto con il mondo della fantasia e dell’immaginazione, a cui attinge nel momento in cui la pressione del mondo esterno si fa troppo pesante per lui. Di riflesso, ama molto la casa e tende a ricreare anche nella sua casa adulta una stanza dei giochi, un angolo tutto suo, in cui rifugiarsi in compagnia delle sue piccole e magiche cose.

Se la Luna della persona collabora, quando diventa genitore il Cancro si dedica ai propri figli con passione e generosità, recuperando attraverso l’accudimento quella parte bambina che in fondo non ha mai lasciato andare. In genere, il legame con la famiglia d’origine resta solido per tutta la vita, i genitori sono amati e protetti e la madre resta il centro affettivo insuperabile della vita della persona, il cuore inossidabile della sua esistenza.

Da qui arriviamo alla grande ombra del segno che è senza dubbio l’attaccamento. Il legame con il materno è vissuto con tale trasporto che la morbosità è dietro l’angolo, se non viene adeguatamente neutralizzata da un padre presente e attivo. Edipo può dirne qualcosa. In ogni caso, l’emancipazione connessa alla crescita è particolarmente difficile e non sempre viene raggiunta dai nativi. Permane un desiderio di attenzione dagli altri, uno stato di ricezione passivo, in cui ci si aspetta di ricevere ciò che ci occorre, come da bambini ci si aspetta che arrivi la mamma con la merenda, la giacca perché si è alzato il vento, l’acqua dopo aver corso nel prato. Non accade a tutti ovviamente, ma pretendere dagli altri ciò di cui si ha bisogno è la deriva più probabile per chi nasce sotto questo segno, soprattutto se alla miscela zodiacale personale si uniscono altri segni particolarmente pigri o desiderosi di protagonismo. Del resto, lo stoico Saturno che fa tutto da solo e non chiede mai, è in esilio. Qui c’è la Luna, meravigliosa mentre risplende nella notte una luce che però ha prodotto il lavoro del Sole.

Quando vuole qualcosa, il Cancro sa mettere in campo una determinazione che sorprende chi pensa che la dolcezza rappresenti la totalità dell’orizzonte cancerino. A suo modo, usando le sue armi, il Cancro usa le chele per afferrare ciò che vuole e non lasciarlo andare più.  È vero che Marte, pianeta dell’azione diretta, è in caduta ma la volontà sa essere forte se lo stimolo è sufficientemente valido da resistere ai passaggi umorali. La famosa volubilità del Cancro è il riflesso di un sentire a cuore aperto tutto ciò che accade intorno, il pegno che paga chi come lui viene guidato più facilmente da un brivido lungo la schiena piuttosto che da un ragionamento a tavolino.


L’interpretazione del tema natale per il segno del Cancro

Il Cancro è tra i segni più in grado di apprezzare il valore dell’interpretazione del tema natale. Profondamente immerso nel suo mondo emotivo, a volte anche perduto in esso, il Cancro può trovare nella lettura della sua carta astrale le risposte in grado di placare le sue tempeste interiori, imparando a conoscersi meglio e a sentirsi più forte e più centrato.


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gemelli

I Gemelli sono il segno d’Aria di primavera, dominato da Mercurio. L’elemento Aria si esprime in loro attraverso la mobilità delle idee, la vocazione alla comunicazione e alla parola, la socialità disinvolta e naturale. In questo momento dell’anno, il grano flirta con il Sole, è un periodo luminoso, spensierato, in cui la natura fa mostra di sé attraverso una gran varietà di colori, forme e profumi. Con la stessa velocità con cui l’insetto, volando, succhia il nettare da un fiore per poi rivolgersi a un altro, i Gemelli si avvicinano alle cose, ne carpiscono ciò che serve loro e se ne allontanano, senza attaccamento, senza affezionarsi a un fiore piuttosto che a un altro.

I Gemelli sono aperti a ciò che gira loro intorno, flirtano con le idee e con le esperienze. Non si trascinano dietro scie sentimentali perché ciò che li muove è la curiosità, il desiderio di accrescimento della loro esperienza del mondo. I mille interessi che li coinvolgono, le tante conoscenze che i Gemelli stringono nella vita sono il segno di un eclettismo che non conosce confini e che li porta a essere le brillanti personalità ricche di contraddizioni che tutti conosciamo.

I Gemelli sono acuti, sagaci, perspicaci, furbi. Colgono al volo le allusioni, captano al volo le situazioni, si sintonizzano sui canali dei diversi contesti che attraversano. Il pianeta della comunicazione Mercurio ha in Gemelli il suo domicilio diurno, mentre il domicilio notturno si trova in Vergine. In entrambi i segni, le facoltà intellettuali sono massimamente stimolate e la cerebralità, il pensiero, il ragionamento sono la modalità privilegiata per entrare in contatto con la realtà.

Ma il mondo dei Gemelli non ha nulla dell’ansia perfezionistica e moralistica delle Vergine e, da parte sua, la Vergine può solo sognare la scanzonata allegria che caratterizza i Gemelli. Il dibattito, il confronto delle opinioni è l’arena nella quale i Gemelli scaricano più spesso la loro aggressività, accendendosi di una verve polemica e critica che negli altri ambiti della loro vita resta in secondo piano, sovrastata da un atteggiamento generale che li porta a vivere in modalità distaccata, apparentemente scansa-problemi.

Come il Cancro non cessa mai di essere bambino, i Gemelli non smettono mai di essere adolescenti. Spesso conservano legami strettissimi con ciò che hanno vissuto in quel periodo e sono in grado di generare attorno a loro anche da adulti un’atmosfera da compagni di scuola, goliardica, spensierata, ironica. La simpatia e la comicità sono tra le qualità più apprezzate del segno, i Gemelli hanno una predisposizione genuina alla sdrammatizzazione che li rende spesso i componenti più popolari di una comitiva, gli amici più ricercati, quelli che salvano la serata e che, se mancano, si fanno sentire.

L’ironia, spesso sarcastica, a volte “cattivella” e politicamente scorretta, è anche il modo che hanno escogitato per proteggersi dalla potenza delle emozioni più profonde, di fronte alle quali si sentono destabilizzati, esposti, come privati del loro guscio naturale. I sentimenti sono un terreno vischioso dal quale tendono a ritrarsi, preferendo la scorciatoia dell’irriverenza. Ridere del solenne, dissacrando tutto ciò che commuove la maggior parte della gente, è uno dei talenti più autentici del segno, oltre che un’eccellente tecnica di difesa dal coinvolgimento emotivo.

La disinvoltura sociale dei Gemelli è paragonabile a quella della Bilancia, altro segno di Aria, sebbene i fini siano profondamente diversi. Per la Bilancia è fondamentale stare bene, nutrendo il suo spirito attraverso i piaceri dell’arte, della bellezza, della cultura e perseguendo un’ideale di armonia tra gli uomini, il benessere della sua cerchia di prescelti. I Gemelli lavorano per loro stessi, con l’obiettivo di crescere socialmente, di acquisire uno status più elevato, di migliorare la loro posizione, anche agli occhi degli altri. C’è la necessità di essere riconosciuti nel proprio valore, di fare un passo avanti, più spesso in alto nella scala sociale. Per questo non sono troppo selettivi nelle conoscenze, perché tutti possono insegnare qualcosa e tutti possono tornare utili alla loro causa.

E qui arriviamo alla grande ombra del segno. Più che la tanto citata superficialità del segno, l’ombra del segno risiede proprio nell’estenuante lavoro che ogni Gemelli si auto-assegna sulla ricerca della propria identità. Come l’adolescente che Mercurio simboleggia, i Gemelli non sanno ancora chi sono e trascorrono praticamente tutta la vita a scoprirlo. Il loro eclettismo è figlio dell’insicurezza e fratello della moltitudine di possibilità che vedono intorno a loro, persone che possono diventare, obiettivi che possono raggiungere, qualità che possono conquistare.

Il tema della crescita personale accomuna di tutti i segni mobili (Vergine, Sagittario e Pesci), ma nel caso dei Gemelli questa ricerca dell’identità è strutturale, essenziale ed è il cuore della loro ossessione. È questo che li spinge a gettarsi sempre in nuove esperienze e ad avvicinarsi a tante persone, privilegiando quelle che ritengono più avanti di loro nel processo di maturazione, per carpirne i segreti, assorbirne i modelli, impararne i movimenti. I Gemelli sono costantemente di fronte a un abisso che è l’abisso dell’identità, di quel Plutone che proprio nel segno dei Gemelli si esalta e depone in loro, nascosto ma attivissimo, un nucleo desiderante che vuole di più e vuole di meglio. Il desiderio di competere, vincere, acquisire potere, filtrato dall’elemento Aria che trova la via provvidenziale della leggerezza per abbassare la temperatura interiore. La stessa miracolosa leggerezza tanto necessaria all’equilibrio dello zodiaco, la risata liberatoria dell’universo di fronte alla complessità della vita di cui tutti, in qualche misura, abbiamo bisogno.


L’interpretazione del tema natale per i Gemelli

I Gemelli sono un segno che pensa molto ma non frequenta con facilità i territori del sentimento. L’introspezione prende più spesso la forma dell’irrequietezza, della ricerca spasmodica di stimoli e ispirazioni che provengono “fuori da sè”. L’interpretazione del tema natale può aiutare i nativi del segno a dare un nome a questa irrequietezza e a mettere a fuoco i punti fondamentali di una personalità sempre mobile e in costruzione.



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ariete

Ed eccoci all’Ariete, il punto di partenza, l’inizio di ogni cosa. Segno di fuoco, cardinale, anzi segno cardinale per eccellenza perché dà il via a tutta la ruota zodiacale, l’Ariete rappresenta la scintilla, l’atto di forza della gemma che buca la zolla e tira fuori la testa dal lungo letargo invernale. Un atto avventato, senza ponderazione e senza strategia, ma straordinariamente coraggioso e in grado di generare in un solo momento uno scenario completamento nuovo da abitare. Ci vuole Marte, signore del segno, per cominciare tutto. Ci vuole un atto di protagonismo istintivo e assertivo per cominciare la vita.

Energeticamente, questo è il punto in cui si concentra la vitalità più intensa dello zodiaco, l’esplosione della primavera dà forma a una personalità altrettanto vitale, diretta, completamente proiettata verso l’esterno. Iniziativa, passione, competizione, velocità, sono le parole chiave di un segno che vede nell’azione affermativa la sua ragione di essere.

Al solito, per comprendere nel profondo un segno mi piace guardare al suo opposto, in questo caso la Bilancia. Dove lì troviamo ricerca di equilibrio, qui c’è desiderio di vittoria. Lì la stabilità qui il movimento. Nella Bilancia la speculazione, nell’Ariete l’azione. Lì incontriamo l’Altro, qui trionfa I’io. Lì c’è Atene, qui Sparta. Lì regna Venere, qui Marte. Il Marte arietino non è però lo stesso Marte che troviamo nell’altro segno dominato dal pianeta, ossia lo Scorpione. È il Marte che attacca di testa, con la spada e l’armatura, un Marte da prima linea, che si fa subito riconoscere come tale e che infatti sottende anche al mondo della competizione sportiva, che altro non è che una forma socialmente accettata di lotta per la vittoria. Il Marte scorpionico è invece un Marte “plutonizzato”, che sceglie un terreno di battaglia ben più insidioso, quello del conflitto psicologico ed emozionale, focalizzando la sua volontà di dominio su una dimensione più profonda.

In ogni caso, l’Ariete vuole vincere. E vuole farlo adesso. Il suo è un ritmo energetico superiore alla maggioranza degli altri segni, la lentezza lo esaspera, la debolezza lo irrita, i sentimentalismi lo annoiano. Il desiderio di protagonismo lo porta a lanciare continui guanti di sfida, al mondo e a sé stesso, nell’assoluta necessità di scaricare all’esterno la ribollente energia di cui è dotato. Intrappolata al suo interno, essa può dare luogo a corti circuiti esplosivi che incendiano la persona per poi lasciarla svuotata e – temporaneamente – priva di risorse. I famosi colpi di testa arietini altro non sono che il venire meno del controllo delle proprie emozioni, che irrompono senza argini sulla sua scena interiore, come una materia incandescente che non si conosce troppo bene né tanto meno si riesce a canalizzare.

L’Ariete è un Leone ancora giovane, un eroe senza paura ma anche senza esperienza, il più valoroso tra i guerrieri, senza il quale è impossibile vincere la battaglia, battaglia che è guidata però da un comandante che non può ancora essere lui. Spesso, nella relazione affettiva, l’Ariete mette la sua straordinaria forza al servizio di un partner più solido e più strutturato, che ne orienta l’energia e metaforicamente va a rappresentare il bene più alto a cui votare le sue battaglie. Se gli altri valori lo sostengono, nei sentimenti potrà essere quindi leale, protettivo, devoto, pronto a qualsiasi sforzo per difendere la sua donna o la sua famiglia, che diventano il vessillo d’oro inciso sul suo scudo di guerriero e in fondo al suo cuore di puro.


L’interpretazione del tema natale per l’Ariete

L’Ariete non è un segno molto introspettivo, nella sua natura l’azione vince sulla riflessione.
Per questo l’interpretazione del tema natale può essere una vera e propria rivelazione per una persona nata sotto questo segno. Potrà trovare nuovi punti di vista su di sè, risposte a domande che non sapeva di volersi porre, consapevolezze che lo rendono più forte e più stabile. E poi, per un segno così protagonista, parlare di sé è sempre il massimo 🙂


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le Case astrologiche

Cosa significano le Case nel tema natale

Le Case astrologiche rappresentano in un tema natale gli argomenti fondamentali della vita, gli ambiti esistenziali comuni a tutti noi, come la famiglia, il lavoro, gli studi, le relazioni. Le Case sono raffigurate nel tema natale come 12 spicchi, 12 fette della grande torta della vita. Nei loro significati simbolici, seguono l’ordine dei 12 segni zodiacali, in un gioco di rispecchiamenti che vede la Casa raccogliere i tratti più significativi del segno corrispondente.

La prima Casa raccoglie in sé i valori del primo segno zodiacale, l’Ariete. La seconda Casa raccoglie in sé i valori del secondo segno zodiacale, il Toro. E via dicendo fino alla Dodicesima Casa, legata ai Pesci. Nella prima Casa, quindi, ci sarà accento sull’io, protagonismo, voglia di affermarsi e vitalità. Nella seconda Casa incontreremo la concretezza dei beni materiali cari al Toro, nella terza Casa il mondo sociale dei Gemelli, nella quarta Casa il mondo della casa e della famiglia del Cancro.

Quando un pianeta si trova in una Casa, la sua energia si esprime nel settore della vita che la Casa rappresenta. Lì principalmente noi incontreremo il pianeta. Se, semplificando un poco, ho Marte in settima Casa significherà che il mio desiderio di affermazione si manifesterà nell’incontro con l’altro e nella relazione a due. Se il mio Marte è in quarta Casa, allora sarà la famiglia d’origine il settore investito dalla carica marziana.

Non dimentichiamo poi che ogni Casa, oltre alla corrispondenza simbolica che abbiamo citato prima (Ariete=prima Casa), cade in ogni tema natale sotto un segno specifico (ad esempio la mia prima Casa è in Sagittario), un ulteriore elemento che contribuisce a definire come ci comporteremo in quello specifico settore della nostra vita.

In alcuni temi natali, molti pianeti si affollano in una Casa, si chiama stellium. Significa che quell’ambito sarà particolarmente significativo per la persona, generando dinamiche più o meno facili da gestire a seconda degli aspetti che i pianeti presenti nella Casa formeranno con gli altri pianeti collocati nelle altre Case.

I grandi temi della vita

Nei loro aspetti, ossia nei rapporti tra loro, le case ripropongono la conflittualità dei grandi temi della nostra vita. Il conflitto integrazione/emarginazione, per esempio, rappresentato sull’asse Casa sesta/Casa dodicesima oppure quello tra indipendenza e legame familiare, rinvenibile sull’asse Casa quarta/Casa decima. Queste opposizioni sono presenti strutturalmente in tutti i cerchi zodiacali (la quarta Casa è sempre opposta alla decima in ogni cerchio) ma in un tema natale esse possono essere vivificate dalla presenza di pianeti, che vanno ad “accendere” quell’argomento della nostra vita, oppure restare neutrali, in assenza di pianeti o di aspetti significativi.

Dal mio punto di vista, le Case sono il vero scrigno del sapere astrologico. Conoscerle e comprenderne gli aspetti significa decodificare il messaggio scritto nel nostro tema natale e fare un passo in avanti nella consapevolezza delle risorse a nostra disposizione e di ciò che possiamo fare per raggiungere la realizzazione interiore.

Questo è il senso dell’interpretazione del tema natale, e ciò che mi fa credere ogni giorno di più che guardare il cielo è guardarsi dentro.


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pesci

Ciao Pesci, eccoci arrivati a voi.
Devo dirvi che alle volte, quando vi sono accanto, sento pian piano affiorare dalla terra una nebbia bianca, soffice, come un vapore tiepido d’acqua, che tutto avvolge e tutto scombina e che non mi fa ricordare più di che cosa stavo parlando. Io, Vergine con Mercurio in Vergine, faccio una certa fatica a sintonizzarmi con la modalità del pensiero Pesci, questo essere senza categorie, questo volteggiare delle idee, a ritmo lento, così personale, così soggettivo, così originale. Ma, quando ci riesco, capisco nettamente perché vi chiamano il segno dell’infinito.

I Pesci sono un segno d’Acqua, mobile. Si trovano alla fine dell’inverno e alla fine dello zodiaco. Uniscono la mobilità tipica dei segni situati alla fine delle stagioni con l’inafferrabile intensità emotiva dell’elemento Acqua, che tutto sente e tutto riverbera. E lo portano all’estremo. Il mondo interiore dei Pesci è un oceano profondissimo e imprevedibile, grandiose tempeste lo agitano e caldi venti lo animano, senza sosta, senza bonaccia. Impossibile tracciare una mappa perché anche i punti cardinali mutano, al mutar del giorno e della luce. Le regole di navigazione qui non valgono più. Per questo i Pesci sono tra i segni che più hanno bisogno di una loro via personale per stare al mondo. Non è per loro seguire le regole, loro non sono mica Vergini, per citare il segno all’opposto, che edificano sulle norme tutta la loro struttura vitale.

Per estensione, in un tema natale, la casa dei Pesci (casa dodicesima) è la casa dove troviamo tutte le esperienze che sono rimaste fuori dalle altre case, il diverso, l’ignoto, l’alternativo. Tutto ciò che – in modo miope – chiamiamo follia perché non si adatta allo schema condiviso. Un pianeta messo qui (o il Sole come estremo caso), ci sprona a trovare una via personale, alternativa, diversa per essere completi.

Per comprendere meglio, andiamo a guardare chi abita il segno dei Pesci e siccome stiamo parlando di un segno che fa dell’originalità uno dei suoi tratti più caratterizzanti, cominciamo dalle assenze, che pesano a volte come e più delle presenze. Il lucido Mercurio è in esilio, lontanissimo, dall’altro capo del cerchio, a casa della Vergine. Qui dai Pesci, quindi, niente ragionamenti, niente acumi, niente analisi. Si va con altri occhi, si procede con altri lumi. Si sente, innanzitutto. Si intuisce, si presagisce, si teme, si aspetta, si sospira, si desidera. Si immagina, tantissimo. Si sogna. Ci si abbandona a un’idea, a una visione, a una suggestione del momento. Che se poi domani cambia, pazienza.

Riprendendo la parabola del grano che ci accompagna durante questi articoli dedicati ai segni zodiacali, sotto il segno dei Pesci troviamo il chicco ancora sottoterra ma già immerso nella visione della primavera, una primavera che ancora non esiste ma che il grano immagina appena oltre, una nuova vita che sente prima di vederla, in preparazione dell’energia che la forza esplosiva dell’Ariete trasformerà nel germoglio nuovo.

Sul trono dei Pesci troviamo Nettuno, pianeta lento, signore della visione e del sogno e di tutto ciò che è fuga dalla realtà concreta. Nettuno esprime energie di creatività e trasformazione, extra razionali ed extra terrene. Nettuno è musica, soprattutto, ed arte in generale, intesa come la intendevano i Romantici dell’Ottocento, come fuga dalla realtà ed espressione di un inconscio che non possiamo conoscere ma solo tratteggiare, di cui seguire l’ombra, l’apparizione, la suggestione di un attimo che scappa via. Nettuno è evanescente. Non è qui e ora, è Sempre oppure Mai. Oppure Altrove. Non è Urano che spariglia le carte con il lampo di azione necessario. Non è Marte che sfodera la spada per affermare la sua forza sulla scena. È una energia profonda e in continua mutazione, che fa della “non definizione” una delle sue maggiori risorse.

Accanto a Nettuno, nei Pesci troviamo Giove. Ecco spiegati i tanti Pesci che non somigliano a queste creature eteree e spirituali ma mantengono un filo robusto con la terra e con i suoi piaceri più umani. Ma il Giove dei Pesci non è il Giove del Sagittario, che fa bisboccia con gli amici e alza la voce in trattoria, è un Giove di ricerca spirituale e di abbandono ai piaceri che più sono in grado di connettere l’uomo all’universo, come l’erotismo e il desiderio.

L’amore è il grande mondo dei Pesci, la dimensione dove sogno e realtà si incontrano e dove cura, accoglienza e unione degli spiriti possono sperare di realizzarsi. Una Venere in Pesci nel tema natale vuole romanticismo e passione, condivisione e libertà, tutto e il contrario di tutto. Non è detto che sarà stabile e fedele ma coinvolta sì, sempre. La sua unica costante sarà l’inesauribile capacità di generare emozioni.


L’interpretazione del tema natale per il segno dei Pesci

I Pesci si tuffano nell’interpretazione del tema natale con la profondità e l’abbandono che solo loro riescono a mettere in campo quando si tratta di emozioni e di esplorazione del sé interiore. Non c’è molto altro da dire su quanto l’analisi del tema natale sia un’esperienza adatta e nutriente per questo segno così portato per il pensiero simbolico e per la lingua delle emozioni.


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acquario

Eccoci a parlare dell’Acquario, segno di Aria d’inverno. L’Acquario è un segno fisso, significa che nasce nel cuore di una stagione, l’inverno, e porta con sè più marcatamente le caratteristiche del suo elemento. Queste sono essenzialmente la leggerezza, l’attitudine alla comunicazione e alla condivisione, un approccio dinamico all’esistenza e alle sue regole.

Il segno è dominato da Urano e da Saturno. Urano è il pianeta del fare, del cambiamento, delle rivoluzioni, del nuovo ordine. È un pianeta dall’energia molto potente, che si esprime spesso in modo brusco, concreto, trasformativo. Urano arriva e spazza via, senza pensare, senza trattenere, non agisce per principio né per sentimento ma fa ciò che serve, in chiave utilitaristica, con velocità elettrica, con inventiva opportunista, che coglie la potenzialità e la fa subito occasione, bottino personale, conquista del momento. Saturno, che avevamo già incontrato nella terra solida del Capricorno, si associa all’energia di Urano ponendo un ulteriore accento sulla eliminazione del superfluo, di ciò che intralcia il cammino verso il futuro, siano essi legami, opinioni, sentimenti, persone.

I nativi del segno sono persone dinamiche e autonome, capaci di costruire e demolire al tempo stesso, che vivono le contraddizioni con disinvoltura, come una cosa inevitabile e naturale. Sfuggono alle definizioni, alle convenzioni e al pre-costituito e manifestano un’attrazione irresistibile per le novità e per tutto ciò che porta un nuovo ordine nella realtà, spesso mai perseguito prima. L’Acquario è mosso da un ideale nuovo, autoprodotto, individuale, potenzialmente condivisibile con il resto dell’umanità ma che non punta a imporsi né a codificarsi. Lui esplora, inventa, rimescola, non si fossilizza mai su un’idea o su un assunto ma resta aperto, vigile, pronto a captare stimoli e influssi nuovi che saprà poi sviluppare senza paura, senza esitazione, senza timore del giudizio degli altri. Gli Acquario sono infatti spesso delle “pecore nere” all’interno del loro gruppo, non temono di esprimere la loro alterità attraverso abiti eccentrici, spesso fuori dalla moda, o abitudini insolite. Il conformismo non fa per loro e anzi rappresenta uno dei loro peggiori incubi.

Come sempre, per comprendere un segno è utile osservare il suo segno opposto, in questo caso il Leone. Tutto ciò che dall’altra parte del cerchio zodiacale è patriarcale, rigido, autoritario, qui è fluido, mutevole, slegato da ogni forma di solennità. Se lì c’è onore, lealtà, passione qui c’è individualismo, disinvoltura, avventura.

L’Acquario è il vero spirito libero dello zodiaco, colui che più incarna la spinta verso la libertà dell’elemento Aria. A differenza dei Gemelli, che vivono alla costante ricerca di input e ispirazioni da fare propri per crescere e migliorare (Gemelli=adolescenza), e della Bilancia, che ha sempre bisogno dell’altro per attivare la sua essenza, l’Acquario è mosso da un autentico amore per l’autonomia e l’indipendenza, per un “fare e pensare da sé” tutto saturnino, che guarda al resto del mondo con vero interesse ma con altrettanto distacco.

Ecco perché dell’Acquario si sottolinea spesso l’insofferenza ai legami, alle relazioni che rappresentano una limitazione alla sua fame di azione e di novità. Una Venere in Acquario può spesso indicare in un tema natale il rifuggire dai ruoli tradizionali e dalle istituzioni sociali come il matrimonio. La Venere in Acquario è la Venere della comune hippy, della sessualità libera e senza regole, priva di ogni senso di possesso, di gelosia, perché priva di ogni visceralità. Va da sé che l’obiettivo del segno non è quasi mai, a meno di forti valori lunari o venusiani nel tema, il mettere su casa e costruire una famiglia. Il gruppo d’appartenenza passa presto dall’essere quello della famiglia di origine a un gruppo elettivo, scelto in base alle affinità di interessi e di obiettivi che il soggetto vive in quel momento.

L’amicizia è il sentimento nel quale l’Acquario esprime meglio la sua affettività e nel quale le sue qualità possono essere più facilmente apprezzate. A patto di non chiedergli ciò che non può dare, ossia prove di lealtà assoluta e sacrifici troppo limitanti, è il migliore amico che si possa desiderare: nessuno come lui sa infatti donare condivisione senza prevaricazione e solidarietà nel rispetto dello spazio altrui, condite da una leggerezza di spirito che solo l’Aria sa.


L’interpretazione del tema natale per il segno dell’Acquario

L’Acquario è un segno dinamico e aperto. Molti Acquario, quindi, potrebbero essere interessati all’interpretazione del tema natale anche solo per curiosità, per ampliare i lori già vastissimi interessi salvo poi restare intimamente colpiti da uno strumento, il tema natale appunto, che offre loro l’occasione di pensarsi in modo diverso, da un punto di vista ravvicinato e intimo, descrittivo ma allo stesso tempo così aperto alle possibilità e alla libertà di agire nella nostra vita quotidiana.


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articoli di astrologia

cose che non puoi chiedere alla terra

Non puoi dire alla terra Corri né Accenditi. Non puoi dire Sogna né Trascendi, non puoi dirle Viaggia né Inizia tu. Non chiederle l’Idea, non forzarle la materia, non spingerla a essere quello che non è.
Piuttosto, fatti servire tu dalla sua energia. Poggia la tua guancia sulla sua solida coltre e senti come sostiene il tuo capo, il tuo corpo, il tuo percorso. Togliti le scarpe, denuda i tuoi pensieri, fai i passi che devi. Affidati alla sua forza gentile. Tocca quei sassi. Sono lì da così tanto tempo prima di te e lì resteranno anche dopo che tu te ne sarai andato. Prendili, la terra te li dona. Puoi metterli uno sull’altro, edificare una torre altissima. Puoi farne un circolo attorno al fuoco, perché non si disperda. Puoi tenerli in tasca, come ricordo. Lasciarli cadere sul tuo sentiero, come guida. Ora sdraiati. Senti come è morbido e generoso il tappeto fertile da cui nasce ogni cosa. Senti come la terra si offre a te affinchè tu possa proteggere, fare e costruire.

Come abbiamo visto per l’elemento Fuoco, l’energia della Terra si esprime in tre modi diversi nei segni di Terra dello zodiaco: Toro, Vergine e Capricorno. Sono segni molto diversi, per alcuni versi inconciliabili nelle loro pulsioni. La generosità di cuore del Toro è lontanissima dalla parsimonia esistenziale della Vergine, così come l’aspirazione al successo e all’indipendenza del Capricorno è un obiettivo estraneo ai desideri dei primi due. Eppure i tre segni condividono la matrice più profonda dell’elemento Terra, ossia il legame con la vita pratica, il mondo che esiste, l’aspetto concreto dello stare al mondo. Sono segni che vivono nel presente, nel quotidiano e nel familiare, segni fatti per lavorare e custodire, seppure con orizzonti molto diversi tra loro.

Abbondanza, trasformazione, resistenza.

Nel Toro, segno fisso, l’energia della Terra scorre munifica nel pieno della stagione della primavera. I campi sono verdi e rigogliosi, producono foglie, fiori, profumi. È la Terra fertile, la terra che sboccia, la Terra alcova di accoppiamenti e impollinazioni. È una Terra femmina, materna, che dona. Abbondante e senza sovrastrutture, senza pulsioni limitanti nè trascendenti. Non a caso il Toro è la casa più accogliente di Venere, lo spicchio di zodiaco in cui si esprimono i valori più “terreni” del pianeta, sintetizzati nei piaceri più antichi che esistono ossia il nutrimento e l’accoppiamento.

La Terra della Vergine non ha nulla di questa rilassata abbondanza naturale. Stagionalmente, è una Terra che ha già dato i suoi frutti, ha superato le siccità estive e ora volge lo sguardo verso l’autunno. La Vergine, segno mobile, si deve adattare a ciò che verrà. È una Terra duttile, è la creta che si plasma con il lavoro delle mani, con la fatica e l’intento futuro. Diventa argine, tetto, capanna, utensile. Diventa ciò che serve. Non è fatta per donare fiori ma per rendersi utile. È la Terra da trasformare.

Irriducibile e coriacea è invece la Terra del Capricorno, segno cardinale d’inverno, dotato dell’energia di resistenza tipica dei segni cardinali. La Terra del Capricorno è compatta e dura; mentre il vento la spazza e il ghiaccio la ricopre, sembra che niente possa nascere da lei ma non è così. La vita giace al riparo dentro di lei, protetta da questa superficie apparentemente inospitale, come dormiente, tra le radici. La Terra del Capricorno è la roccia che resiste alle tempeste, la montagna che non si lascia spostare ma solo scalare. La pietra senza tempo sulla quale costruire la casa e la bottega, la scuola e la città. La Terra del Capricorno non frana e non regala, non si offre né si sacrifica. È lì per sé e per chi saprà costruirvi sopra.

Nello zodiaco, gli elementi danzano a un ritmo costante di 4 passi. Succede perché le conquiste del segno precedente siano assorbite e superate dal segno successivo, perché tutti gli elementi possano esprimere al meglio il loro fondamentale e insostituibile contributo energetico al cerchio della vita. E così, proprio come dopo un segno di Fuoco va in scena un segno di Terra, ecco che dopo ogni segno di Terra si impone un segno d’Aria, a condividere attraverso le idee e lo scambio ciò che la Terra ha costruito, a rendere fruibile agli uomini la grande lezione della Terra. A fare per tutti ciò che la Terra ha donato (Toro), reso possibile (Vergine) o costruito (Capricorno).

Scopri come e quanto l’elemento Terra è attivo nel tuo cielo.


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